Ohio State @ Penn State Analysis

 Ohio State 44 @ Penn State 31


Il punteggio finale non rappresenta del tutto la fatica fatta da Ohio State per vincere questa partita.

È iniziata come meglio non poteva per gli uomini di Ryan Day, con due turnover nei primi due possessi per Penn State, portandosi cosi avanti per 10 a 0. 

A questo punto però, l'attacco guidato da Clifford ha smesso di commettere errori e ha mosso la palla piuttosto facilmente contro la difesa di Ohio State per tutta la partita, fino a inizio quarto quarto.

A questo punto si arriva al momento decisivo, e gli ultimi 4 possessi dei Buckeyes sono stati:

1) Touchdown

2) Touchdown, dopo un fumble provocato dalla difesa

3) Touchdown

4) Touchdown da intercetto

La difesa ha quindi fatto le giocate decisive per indirizzare il match. Salta all'occhio in particolare la prestazione di Tuimoloau, autore di 2 sack, 3 tackle for loss, e l'intercetto trasformato in touchdown. Questa è sicuramente una nota positiva ed una novità rispetto a quanto visto fino all'anno scorso.

D'altra parte però, se si guarda la partita nella sua interezza, non si può dire che la difesa di Ohio State abbia dominato, anzi per tutta la partita Clifford ha avuto parecchio tempo nella tasca per trovare i suoi ricevitori. È lo stesso attacco che contro Michigan sembrava invece incapace di ottenere anche solo un primo down. Contro i Wolverines, Clifford aveva lanciato appena per 125 yard, contro Ohio State è arrivato invece a 371. È vero quindi che la difesa ha fatto le due giocate decisive per vincere, però non tutti i problemi sono risolti e al primo test di livello sono emersi in maniera abbastanza chiara.

 

L'attacco dei Buckeyes ha faticato per gran parte della partita. La prestazione difensiva di Penn State è stata pressoche perfetta, è riuscita ad annullare il gioco di corsa e a fermare gli screen per i receivers, in cui spesso tende a rifugiarsi l'attacco di Ryan Day. Ha cosi costretto Stroud a decidere la partita con i suoi lanci, e l'unico ricevitore su cui effettivamente ha potuto contare è stato Marvin Harrison Jr, autore di un'altra prestazione straordinaria con 185 yard, e che ha permesso ai Buckeyes di restare a contatto con Penn State nel corso dei primi tre quarti di partita. Le difficoltà possono essere comunque giustificate dai tanti infortuni, ricordiamo che Smith-Njigba, forse il miglior giocatore della squadra, è infortunato e fuori praticamente da inizio anno.

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