Kentucky @ Tennessee Analysis

Kentucky 6 @ Tennessee 44

 


Partita senza storia, che si è trasformata in un blowout nel secondo tempo.

Per Tennessee sicuramente ci sono parecchi spunti positivi.

L'attacco si è confermato il migliore della nazione (insieme ad Ohio State). L'uptempo offense ha creato problemi alla difesa di Kentucky, che, subito nel primo possesso della partita, si è persa Hyatt, regalando cosi un easy-throw a Hooker per un touchdown di 55 yard. Questa non è stata però l'unica volta il cui la difesa ha avuto problemi di comunicazione lasciando solo il ricevitore numero 11 di Tennessee, infatti anche allo scadere del secondo quarto, Hooker ha facilmente trovato Hyatt wide open in endzone con un lancio di 31 yard.

Non è la prima volta che vediamo questo copione, la connessione tra Hooker e Hyatt diventa sempre più forte partita dopo partita, e non è un caso se spesso il ricevitore si trova libero in profondità, come accaduto più volte anche contro Alabama. Il merito è di Josh Heupel e dei suoi schemi offensivi.

La nota positiva per Tennessee è sicuramente la difesa. Se infatti prima della partita c'erano pochi dubbi sulla qualità dell'attacco, ben maggiori erano giustamente quelli sulla defensive unit.

Nei primi due quarti sembrava la solita difesa di questa stagione, ha infatti faticato a fermare le corse di Chris Rodriguez.

Il primo tempo è terminato con appena 6 punti segnati dai Wildcats; ma bisogna tenere presente che a 4:29 da fine secondo quarto, grazie a un drive da 11 plays e 58 yard, Kentucky era sulla linea delle 12 yard di Tennessee e sembrava destinata al touchdown, prima che Levis lanciasse il primo intercetto della giornata.

Nel secondo tempo la prestazione difensiva dei Volunteers è stata decisamente convincente e incoraggiante in vista del big match contro Georgia. Sono riusciti a tenere l'attacco di Kentucky a 0 punti segnati, annullando il gioco di corsa e portando costantemente pressione a Levis, causando cosi altri due intercetti; questa è sicuramente una novità importante rispetto a quanto visto fino ad ora in stagione.


Passiamo ora a Kentucky. Per la squadra di Mark Stoops questa è già la terza sconfitta stagionale, a fronte di sole cinque vittorie. Le aspettative pre-stagionali erano sicuramente migliori.

Il vero punto debole della squadra è la O-line, che, soprattutto negli ultimi due quarti, non è riuscita a dare il tempo necessario a Levis, costantemente sotto pressione.

Questo non giustifica però la brutta performance del quarterback in maglia numero 7. Levis è visto per ora come il settimo miglior prospetto per il draft 2023, ma questa prestazione farà salire alcuni dubbi a parecchi scout NFL. Se per quanto riguarda il primo intercetto si può dire che non fosse colpa sua, gli altri due sono stati molto brutti, in particolare il secondo in cui proprio non è riuscito a leggere la coverage difensiva.

La struttura fisica e la durezza per giocare al livello superiore sicuramente ci sono, ma questo non è sufficiente per essere un first rounder. È necessaria una crescita importante non solo nella lettura della difesa, ma anche nella precisione in alcuni lanci: il terzo intercetto è una palla leggermente underthrown che ha permesso a Slaughter di girarsi e intercettarla, se invece il lancio fosse stato un po più lungo avrebbbe dato al suo ricevitore, che era in 1 vs 1, la possibilità di completare la ricezione.

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