USC we have a problem!

USC Trojans 20 vs Notre Dame Fighting Irish 48


 USC, we have a problem!

Prima sconfitta stagionale per i Trojans che cadono in casa di Notre Dame, che si redime così dalla sconfitta contro Louisville.

Gli Irish concludono un ciclo di partite da incubo con una vittoria. In queste settimane la squadra di Freeman ha incontrato: Ohio State (imbattuta), Duke (imbattuta al momento della partita), Louisville (imbattuta al momento della partita), USC (imbattuta al momento della partita). È uscita da questo tour de force con due vittorie e due sconfitte, anche se quella contro Ohio State lascia parecchi rimpianti per come è arrivata. 


Non era facile per gli Irish trovare le energie giuste per giocare ad alto livello questa partita; bisogna sempre tenere presente che sono dei ragazzi, non ancora professionisti come in NFL, ed è difficile essere al top della condizione per cosi tante settimane di fila.

Tanto per fare un esempio di una delle top squadre della nazione, nelle stesse giornate Michigan ha affrontato Rutgers, Nebraska, Minnesota, Indiana. Questo dei calendari è però un altro discorso e parecchio lungo.



Per quanto riguarda invece USC questa partita ha evidenziato tutti i difetti che erano già emersi nelle settimane precedenti. I Trojans avevano fatto fatica contro Arizona State e Colorado, e vinto solo all'overtime contro Arizona.

La cosa sorprendente (in negativo) è l'attacco. Mentre è ormai consuetudine una difesa insufficiente (a essere generosi) nelle squadre di Lincoln Riley, solitamente l'attacco era tra i migliori della nazione. Non quest'anno. Nonostante il miglior quarterback di tutto il college football a roster, Caleb Williams.

La linea offensiva è praticamente inesistente: neanche il tempo di alzare la testa dopo lo snap che Williams si trova circondato dalla pass rush avversaria, e infatti in questa partita ha lanciato tre brutti intercetti, frutto proprio della pass rush degli Irish.

Anche tra i wide receiver non c'è un vero difference maker: Rice è un buon ricevitore, ma non un ricevitore n1 per una squadra che vuole vincere il titolo nazionale. Zacharia Branch sarà una superstar, ma è solo un freshman e il suo impatto, devastante negli special team, in attacco è comunque limitato.

La difesa ha fatto si qualche passo in avanti grazie al transfer portal, ma è passata da essere ai limiti del ridicolo ad essere insufficiente, non può bastare per andare ai playoff, soprattutto con questo attacco.

Le prossime partite di USC sono contro Utah, California, Washington, Oregon e UCLA. Il cammino verso il Pac12 Championship match è parecchio complicato.

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