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Oklahoma Sooners 24 vs Oklahoma State Cowboys 27  L'ultimo atto (per ora) di questa storica rivalità se lo aggiudica Oklahoma State.  Questa partita è stata a lungo un appuntamento annuale fisso, ma con il trasferimento di Oklahoma nella SEC non verrà più giocata.  I Sooners subiscono la seconda sconfitta consecutiva e dicono addio in maniera definitiva ai playoff, e forse anche al Big12 Championship Game.  Anche in questa partita i turnovers hanno avuto un peso ddcisivo: settimana scorsa, nella sconfitta contro Kansas, c'erano stati ben tre turnovers, e tre sono stati commessi anche questa settimana.  La cosa che ha funzionato meglio per OU offensivamente sono stati i lanci lunghi sfruttando le coperture man to man. Per quanto riguarda il running game questo è stato completamente assente per tutta la gara, facendo ricadere il peso dell'attacco interamente sulle spalle di Gabriel. Lato difensivo i Sooners hanno concesso di nuovo troppe yard: il punteggio finale dice 27 punt

Kansas State Wildcats 30 vs Texas Longhorns 33  What a game! Vittoria fondamentale per Texas per continuare a sperare nel Big 12 Championship e perchè no nei playoff. Entrando in questa partita mi aspettavo che i Longhorns avrebbero incontrato parecchie difficoltà, visto che Kansas State è una delle squadre più in forma della nazione. L'ottimo inizio della squadra di Sarkisian aveva però illuso tutti, tanto da pensare che la sfida potesse finire con una larga differenza di punteggio: Texas è andata in vantaggio per 17-0, con un primo quarto praticamente perfetto di Maalik Murphy. I Wildcats si sono approcciati al match cercando in tutti i modi di limitare le corse avversarie e lasciando che fosse il quarterback, nel caso, a battere la difesa. Murphy ha sfruttato le safety molto alte, proprio per fermare le corse, trovando sia Worthy che Mitchell in profondità, con un big play dopo l'altro. Dalla metà del secondo quarto in poi però la partita è cambiata completamente: dopo aver

Penn State Nittany Lions 12 vs Ohio State Buckeyes 20  Partita molto attesa tra due squadre imbattute della Big10, ed entrambe molto in alto nel ranking (rispettivamente al numero 7 e 3). La partita è stata molto deludente e non bella da vedere. Entrambi gli attacchi hanno fatto moolta fatica, decisamente più del previsto. Per quanto riguarda Ohio State di positivo in questa sfida c'è solo il risultato e la prestazione difensiva. L'attacco è sembrato molto confuso e McCord ha giocato una delle sue peggiori partite, non riuscendo a trovare i suoi ricevitori anche quando questi avevano separazione dai cornerback avversari. Per fortuna dei Buckeyes Marvin Harrison ha fatto nuovamente la differenza e permettendo cosi di ottenere la vittoria. Il ricevitore ha chiuso con 11 ricezioni, 161 yard e un touchdown.  Passiamo ora a Penn State.  Per descrivere la prestazione al limite del vergognoso offensivamente basterebbe una statistica: 1/16 sui terzi down. L'attacco dei Nittany Lion

USC Trojans 20 vs Notre Dame Fighting Irish 48  USC, we have a problem! Prima sconfitta stagionale per i Trojans che cadono in casa di Notre Dame, che si redime così dalla sconfitta contro Louisville. Gli Irish concludono un ciclo di partite da incubo con una vittoria. In queste settimane la squadra di Freeman ha incontrato: Ohio State (imbattuta), Duke (imbattuta al momento della partita), Louisville (imbattuta al momento della partita), USC (imbattuta al momento della partita). È uscita da questo tour de force con due vittorie e due sconfitte, anche se quella contro Ohio State lascia parecchi rimpianti per come è arrivata.  Non era facile per gli Irish trovare le energie giuste per giocare ad alto livello questa partita; bisogna sempre tenere presente che sono dei ragazzi, non ancora professionisti come in NFL, ed è difficile essere al top della condizione per cosi tante settimane di fila. Tanto per fare un esempio di una delle top squadre della nazione, nelle stesse giornate Michiga

Oregon Ducks 33 vs Washington Huskies 36 What a game! Migliore partita dell'anno fino a questo punto. Le attese alla vigilia erano molte e sono state rispettate. Già di per se quella tra Washington e Oregon non è mai una partita banale essendo una rivalità molto sentita, inoltre entrambe le squadre arrivavano da imbattute e rispettivamente alla posizione numero 7 e 8 del ranking. La sfida è stata ad alto punteggio, con entrambi gli attacchi in grande ritmo e che hanno avuto spesso la meglio sulle difese avversarie; ma sono stati proprio gli stop divensivi a decidere poi la contesa. Per quanto riguarda Washington la chiave è stata dare tempo a Penix nella tasca: quando non è sotto pressione è tra i tre migliori quarterback della nazione (insieme a Williams e Maye). Oregon è riuscita in parte nel primo tempo a infastidire il qb avversario con la pass rush, ma negli ultimi due quarti la O-Line di Washington ha svolto un lavoro migliore, non sono in pass protection ma anche nel running

Alabama Crimson Tide 26 vs Texas A&M Aggies 20 Vittoria importante per Alabama che supera probabilmente l'avversario più difficile rimasto sulla sua schedule, fino al possibile SEC Championship match. Questa sfida presentava parecchie insidie per la squadra di Saban, soprattutto offensivamente.  Nelle ultime settimane i Crimson Tide avevano basato il loro attacco principalmente sul gioco di corse, cercando di togliere responsabilità da Milroe per evitare possibili turnovers (come avvenuto contro Texas). La D-Line di Texas A&M però è il punto di forza della squadra e una delle migliori della nazione, a differenza della secondaria che più volte in stagione era già stata esposta e ha mostrato ripetutamente i suoi limiti. Entrando in questa partita quindi, se Alabama voleva avere una possibilità di vincere, doveva in parte snaturarsi e affidarsi nuovamente a Milroe per portare a casa il risultato. E così è stato. Il quarterback dei Crimson Tide ha chiuso con 321 yard, 3 touchdo

Oklahoma Sooners 34 vs Texas Longhorns 30 Sconfitta molto dolorosa per Texas che potrebbe costare la possibilità di accesso ai playoff. Dopo la vittoria per 49-0 lo scorso anno i Longhorns entravano nella partita come i chiari favoriti. Fin dal kickoff si è però capito come fosse Oklahoma ad essere la squadra più affamata e vogliosa di vincere. Per tutta la partita i Sooners hanno messo più energia degli avversari, giocando meglio e con più intensità e meritando cosi la vittoria. Sia la linea offensiva che difensiva di Oklahoma ha giocato meglio rispetto a quella di Texas e questa è stata la grande sorpresa della partita: i Longhorns avevano dominato fin qui tutti gli avversari alla linea di scrimmage, invece in questa sfida sono stati surclassati. Inoltre i tre turnovers, uniti con vari miss tackles, hanno fatto si che Texas perdesse questo match. Non si può inoltre non parlare della pessima gestione da parte del coaching staff dei Longhorns dei minuti finali: con 1.11 da giocare sul